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giovedì 15 settembre 2011

Voluto da UNIDOS 

Mille messaggi nel forum in Rete sulla tariffa unica 

CAGLIARI. Seicento partecipanti, oltre mille messaggi-post. Sono questi i numeri del forum su internet, attraverso la piattaforma Facebook, organizzato ieri dal Movimento Unidos del deputato Mauro Pili del Pdl, sulla tariffa unica per i voli da e per la Sardegna. «È stato un successo - dice il parlamentare - il confronto attraverso la Rete doveva durare due ore, ma alla fine abbiano sforato di novanta minuti». La tribuna aperta sul social network più popolare «è servita - dice ancora Mauro Pili - per far capire a tutti il significato della nostra proposta sulla tariffa unica e sul perché le rotte devono essere messe a gara senza nessuna compensazione a favore delle compagnie aeree».
Nelle tre ore e mezza, il deputato non soltanto ha risposto alle domande di navigatori della Rete sardi, della penisola ed europei (al confronto hanno partecipato anche i circoli degli emigrati) ma soprattutto ha spiegato perché con 52 euro per Roma e con 63 euro per Milano, tasse comprese, le compagnie hanno garantito eccome il loro 8 per cento di guadagno. «Non lo dico io - aggiunge il deputato del Pdl - ma studi precisi di enti internazionali che hanno calcolato qual è il costo di un’ora di volo, compreso il margine per i vettori. Ebbene, quelle tabelle le ho pubblicate durante il forum e da lì sono partito per spiegare che se annunciano per la prossima continuità territoriale aerea aiuti finanziari alle compagnie ci faremo del male da soli. Ripeto, con quelle tariffe uniche le stesse compagnie guadagnano anche se l’aereo sarà pieno anche solo al 70 per cento. Credo che il forum su Facebook sia servito soprattutto a sfatare certi luoghi comuni e molte inesattezze sulla continuità territoriale».

LA TARIFFA UNICA SBARCA SU FACEBOOK

DOMANI PRIMA iPOST CONFERENCE IN DIRETTA SUL GRUPPO "TARIFFA UNICA PER RILANCIARE LA SARDEGNA"
La tariffa unica sbarca su Facebook per la prima “iPost conference in diretta”. A promuovere l'iniziativa è il Movimento UNIDOS che attraverso i post sulla pagina del gruppo di Facebook “TARIFFA UNICA PER RILANCIARE LA SARDEGNA” darà vita ad un faccia a faccia in diretta sul tema della continuità territoriale.
Si tratta di un primo importante confronto pubblico sul popolare social network che consentirà di interagire sul tema della Tariffa unica mettendo tutti nelle condizioni di poter conoscere il significato di tariffa unica, le modalità di attuazione, le regole nazionali e comunitarie per attuarle, le ragioni del no al contribuito pubblico alle compagnie aeree.
L'iniziativa, la prima nel suo genere, sarà pubblica e il confronto avverrà sui post in bacheca del gruppo di facebook dedicato al tema.
Dopo la maratona radiofonica di domenica scorsa Unidos rilancia dunque il tema della tariffa unica e della sua urgente attuazione senza compensazioni a favore delle compagnie aeree.
Nel corso della diretta su Facebook saranno, infatti, pubblicati documenti inediti sulla determinazione della tariffa unica e le ragioni che impediscono di dare contributi alle compagnie aeree. 
L'appuntamento con TARIFFA UNICA SU FACEBOOK “POST IN DIRETTA” E' PREVISTO DOMANI, DOMENICA 11 SETTEMBRE DALLE ORE 10 ALLE ORE 12.00 SUL GRUPPO DI FACEBOOK “TARIFFA UNICA PER RILANCIARE LA SARDEGNA”.

mercoledì 23 febbraio 2011

La sfida di Unidos: la missione sarda dei Club della Libert

di Caterina Carosi

“Non più pocos, locos y mal unidos, ma medas, sabios e unidos". E’ il motto politico di Mauro Pili, capolista del Pdl in Sardegna alle ultime elezioni politiche, capogruppo nella bicamerale per gli affari regionali, ex Presidente della Regione Sardegna, da sempre deciso sostenitore di una Nuova Via dell´Autonomia Sarda e oggi protagonista di « Unidos Sardegna -Club della Libertà», un progetto che vuole rompere gli schemi di una politica troppo chiusa nel palazzo e rilanciare il ruolo da protagonista del cittadino e degli amministratori locali.

"Unidos" per lei non è solo un motto, ma un progetto che racchiude tutta la sua esperienza politica in Sardegna. Da cosa nasce?
Unidos è un progetto politico al servizio del Popolo Sardo della Libertà. Un modo innovativo per rilanciare l'autonomia sarda, un'idea di politica che mette al primo posto gli interessi della propria terra. Un’idea di movimento che sappia stare tra la gente, facendosi interprete delle esigenze della società civile, trasformando le idee in azione.
Unidos nasce dalla sfida del federalismo voluto dal Pdl: da una parte un assetto istituzionale dello Stato che da più forza alle Regioni e dall’altra la politica che diventa interprete delle specificità locali, in un quadro di raccordo nazionale. Unidos – Club della Libertà è una sfida politica capace di coniugare l’ambizione autonomistica di un popolo con la moderna visione federale dello Stato. Unidos – Club della Libertà sarà l’anima sarda e movimentista del Popolo della Libertà. Puntiamo ad una grande mobilitazione di popolo per rendere la Sardegna più libera, sul piano dei trasporti, passeggeri e merci, marittimi ed aerei, sul piano dell’energia, sulla misurazione e compensazione del divario insulare per mettere la Sardegna alla pari delle altre regioni.

Come ha pensato di coniugare questo suo percorso politico con i Club della Libertà?
In ogni progetto politico il territorio è fondamentale e i Club esistono fondamentalmente per rendere viva un’idea, per farla camminare e trasformarla in azione. I Club di Unidos saranno ideazione e azione del Popolo Sardo della Libertà aprendo una nuova moderna sfida autonomista della Sardegna.

Come vi state strutturando?
Puntiamo a 100 Club sul territorio regionale entro marzo. Un radicamento capillare per creare una rete in grado di contribuire in maniera decisiva ad affrontare e risolvere alcune delle grandi questioni sarde. Il Pdl deve riconquistare la connotazione statutaria di movimento e con questa nuova iniziativa contiamo di farlo. Dai paesi ai quartieri, dalle viuzze alla banda larga. Abbiamo attivato gruppi tematici su face book che hanno già raccolto oltre 28.000 iscritti. Le nostre sfide sono la ragione del nostro impegno.
La volontà di coinvolgere il cittadino è una sua caratteristica e lo dimostra un progetto molto ambizioso che sta portando avanti: Parlamentares.
E´ un progetto unico nel suo genere di democrazia partecipativa e interattiva tra il Parlamento e i cittadini sardi, uno strumento innovativo con il quale far arrivare nelle aule parlamentari la voce di quei tanti cittadini che vogliono interagire, alla pari di un Parlamentare, con il governo e le istituzioni statali in genere. Attraverso i tradizionali strumenti del cosiddetto sindacato ispettivo, interrogazioni, interpellanze , mozioni, sino ad arrivare alla stessa azione legislativa, i cittadini potranno entrare a pieno titolo nel processo di controllo e indirizzo dell´azione del governo.

Come funziona?
Faccio un esempio, ci sarà lo Studente Parlamentare, l’Amministratore parlamentare, il Cittadino parlamentare. Abbiamo già cento validi giovani che lavorano sul territorio, strutturati su tre reti d´intervento: una permanente, che segue le problematiche territoriali, una rete istituzionale, che presta particolare attenzione alle esigenze delle amministrazioni comunali e una rete occasionale che coinvolge le diverse categorie che compongono la nostra società, le quali sentono spesso l´esigenza di risposte alle loro problematiche. Abbiamo inoltre un sito d´informazione, www.parlamentares.it ,dove si possono trovare notizie utili su questo progetto e su come partecipare.

Chiunque può rivolgersi a voi?
Assolutamente sì. Parlamentares si rivolge ai cittadini innanzitutto. Se ci fossero giovani interessati a questa esperienza possono farsi avanti. Nel sito ci sono gli schemi degli atti parlamentari e chiunque potrà sottoporre al governo le questioni di competenza statale che riguardano il proprio territorio. E Parlamentares sarà presto anche in altre regioni d´Italia. 

domenica 13 febbraio 2011

Editoriale Unione Sarda del Direttore Paolo Figus

Mauro Pili ha fondato, due giorni fa, Unidos, un movimento all'interno del Pdl, per dare più forza alle richieste della Sardegna e cercare la nuova strada dell'autonomia. Nelle stesse ore, poco distante, si consumava la frattura, con reciproche pesanti accuse e con gli stracci che volavano, all'interno dei Rossomori. Una frattura che seguiva di qualche settimana, quella altrettanto pesante all'interno di Irs, con una frangia di intellettuali sardi che lasciava Gavino Sale per fondare Sa Costituente (e oggi si conoscerà il nome definitivo del movimento).
Facendo un po' di conti, l'attuale arcipelago sardo può valere adesso, elettoralmente, poco meno del dieci per cento. Ma è così frastagliato e diviso da avere un peso assai minore. Il nucleo più forte è rappresentato, non solo storicamente, dal Psd'Az, partito che ha scelto di stare al governo della Regione con il centrodestra. I Rossomori, invece stanno alla sinistra del Pd, l'Irs di Sale ha preferito isolarsi e ha dovuto subire una pesante scissione provocata da un gruppo di giovani intellettuali che mal sopportavano l'egemonia del vecchio capo-fondatore. E proprio all'Irs di Sale dovrebbe approdare Claudia Zuncheddu, esponente dei Rossomori che ha deciso di abbandonare il suo partito che, con Gesuino Muledda, le ha chiesto di dimettersi dal Consiglio regionale. C'è quindi
Sardigna Natzione, di Bustianu Cumpostu, i cui risultati elettorali sono sempre stati mediocri. Per finire con Doddore Meloni che continua la sua solitaria battaglia per la repubblica di Malu Entu.
E' un triste spettacolo vedere l'idea del sardismo, nei suoi elementi fondamentali quali l'identità, la cultura, le tradizioni, i costumi, la lingua, rappresentata in modo così frammentato e frantumato il cui connotato più rilevante è la divisione e non l'unione, e talvolta l'offesa personale e non la franca discussione politica.
Il prevalere dell'invidia e dell'egoismo personale sull'esigenza di difendere uniti gli interessi della Sardegna, ha prodotto e produce scarsa attenzione da parte dei partiti nazionali i quali si limitano a interessarsi della nostra terra durante le periodiche campagne elettorali.
Né si può dire che il risultato importante ottenuto con il riconoscimento della nostra specialità e quindi della nostra autonomia nella fase costituente, abbia innescato un effetto virtuoso tale da farci uscire dalla nostra condizione di arretratezza economica. Stiamo assistendo quindi, ci duole dirlo anche se speriamo di sbagliarci, al fallimento di un'idea politica che ha avuto come padri Bellieni e Lussu e che ancora oggi potrebbe essere attuale, considerato lo stato della Sardegna.
In questo scenario il tentativo di Mauro Pili di sardizzare un partito nazionale potrebbe essere un percorso alternativo meritevole di essere coltivato, e potrebbe indurre le varie anime sardiste a compattarsi e ad unirsi attorno ai valori comuni. Ci guadagnerebbe l'intera Sardegna.